Blurb
La primavera inebriava il cielo, che ne era stordito e si copriva de nuvole. Sopra la foresta navigavano basse nubi di fletro dai lembi sfilacciati che a momenti si abbattevano in tiepidi acquazzoni con un odore di sudore e di terra, a spazzar via gli ultimi resti della nera, squarciata corazza di ghiaccio. Jurij Andeevic si sveglio, si chino verso lo sportello quadrato del finestrino, da cui era stata tolta i'intelaiatura, e, appoggiato a un gomito, si mise in ascolto.
First Published
1957
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