La ragazza in blu
Blurb
Strana giornata, questa del funerale del preside Merril! Mai e poi mai Richard avrebbe pensato di ritrovarsi, dopo la cerimonia, nella gelida casa di Cornelius Engelbrecht, il suo collega insegnante di matematica, seduto sulla sua poltrona di cuoio rosso, a conversare con quelluomo dallaspetto così insignificante da celare di certo un cuore incandescente o forse, in un angolo riposto della sua anima, qualche inconfessabile segreto.Scapolo, vestito sempre con colori indefinibili, sostenitore del circolo degli scacchi di Philadelphia, conoscente discreto di tutti piuttosto che amico di qualcuno, costantemente sulle sue e appartato nella sala dei professori, Engelbrecht si è sempre guardato bene dallinvitare chicchessia a casa sua. È con malcelato stupore perciò che Richard lo guarda accendere il camino, sorridere e, con gesti eccitati, illuminare un quadro posto davanti alla poltrona: un dipinto straordinario in cui una ragazza con un grembiule blu siede a un tavolo accanto a una finestra aperta.
«Guarda. Guarda locchio. È una perla», dice Engelbrecht. «Le perle erano elementi ricorrenti in Vermeer. E osserva la luce di Delft» «Notevole», dice Richard. «Indubbiamente nello stile di Vermeer. Unimitazione sconcertante.»
«È un Vermeer», sussurra Cornelius Engelbrecht
Così comincia questo straordinario romanzo che, come una preziosa scatola cinese, di capitolo in capitolo, ci conduce davanti al destino di una grande opera e delle persone, umili e potenti, nobili e arroganti, amanti dellarte o del suo potere, che lhanno avuta lungo i secoli.
Ecco allora Amsterdam, durante gli anni Quaranta, e le tragiche vicende della famiglia ebrea che possedeva La ragazza in blu; ecco la felice coppia olandese cui il dipinto apparteneva anni prima e che finisce col dividersi nellistante in cui uno dei due ammette che la ragazza del quadro gli ricorda un vecchio amore; ecco, ancora più indietro, la vita di una fattoria olandese durante la grande inondazione del 1717; ecco, infine, Vermeer che, angustiato dai debiti, decide, in un momento di rilassatezza e di gioia, di dipingere la figlia.
Fedele allo spirito del grande artista olandese, Susan Vreeland cattura, attraverso larte e il magico potere della bellezza che essa racchiude, i desideri, i sogni, lesistenza delle persone comuni.
«Un romanzo luminoso che resterà a lungo nella mente dei lettori».
The New York Times
«Come Vermeer, Susan Vreeland utilizza magnificamente larte per catturare la vita».
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