Blurb
«Ho fatto un sogno» dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l'ideale di un'estatica dissoluzione nell'indifferenza vegetale. La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell'ordinario quando si inceppa il principio di realtà – proprio come avviene nei sogni più pericolosi.
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Tessa
The Vegetaria - Han Kang It hates this book. But it sucked me right into this dark void and i could not get out. I had to keep reading, every dark, disgusting little word I had to absorb. I don't know why I had to give it 9.5 Points. This book is not good, it's not fun, it's not really entertaining. But it is a force of nature of it's own. Dark and cruel and fascinating. I don't exactly know what it is, but it is quite something else.
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