Perdere tempo su internet (Piccola biblioteca Einaudi. I Maverick Vol. 674)
Blurb
Tutti perdiamo tempo su Internet, arrivando persino a colpevolizzarci per quanto siamo soliti saltabeccare da un sito all'altro. Ma siamo davvero sicuri che stiamo sprecando del tempo? Per Kenneth Goldsmith non è affatto cosí perché, a differenza dei vecchi media, Internet ci obbliga a un coinvolgimento attivo, facendoci diventare piú sociali, piú inventivi, e persino piú produttivi.
Goldsmith sviluppa queste sue provocatorie intuizioni sostenendo che le nostre vite digitali stanno rimodellando l'esperienza umana. Quando stiamo «perdendo tempo», in realtà creiamo una cultura della partecipazione, leggiamo e scriviamo di piú, anche se in modo diverso. E mandiamo a gambe all'aria i concetti di autorità e autenticità. Internet ci fa entrare in uno stato intermedio tra l'estrema attenzione e il naturale fluire del subconscio, la condizione ideale per la creatività. Dove tutto ciò ci condurrà è uno dei segreti del XXI secolo ancora tutto da scoprire.
Ricco di richiami suggestivi alle esperienze artistiche e letterarie, dai surrealisti ai dadaisti, Perdere tempo su Internet è il manifesto che ci invita a ripensare completamente il nostro rapporto con il web. Un libro per molti versi sovversivo, un'analisi a tutto campo, avvincente e imprevedibile, come Internet del resto.
Kenneth Goldsmith .
Kenneth Goldsmith è un artista concettuale ed è il primo poeta laureato del Museum of Modern Art - MoMA - di New York. Ha scritto Seven American Deaths and Disasters e la raccolta di saggi Uncreative Writing. Goldsmith insegna alla University of Pennsylvania, dove ha tenuto il controverso corso «Wasting Time on the Internet» che è alla base di questo libro. Vive a New York con l'artista Cheryl Donegan e i due figli.
In copertina: elaborazione grafica di Milan Bozic da foto © gabes1976 / iStock.
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